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AVIGLIANA E IL MONDO. Urbanistica femminista e questione di genere nel territorio
05/05/2021 @ 6:00 pm - 7:00 pm

AVIGLIANA E IL MONDO. Urbanistica femminista e questione di genere nel territorio
Informazioni sull’evento
QUANDO
Mercoledì 5 maggio 2021 dalle 18:00 alle 19:00
Dialogo sull’urbanistica attraverso una prospettiva di genere
Potete vedere la nostra diretta sulla pagina facebook di Casa Inneschi
INVITATA: Col-lectiu Punt 6
Col-lectiu Punt 6 ha iniziato a lavorare in Spagna dopo la promulgazione della Legge dei Quartieri nel 2004. Si tratta di una legislazione innovativa che ha implementato misure sociali e urbane, attraverso lo sviluppo di 8 punti, di cui il punto 6 quello è quello che ha incluso una prospettiva di genere nella progettazione di spazi e strutture urbane. Le attività del collettivo punto 6 hanno un obiettivo comune: rendere le nostre città più inclusive e rendere le persone che le abitano le esperte degli spazi che ci circondano. http://www.punt6.org/en/home/
*nota: l’incontro sarà in inglese con traduzione simultanea in italiano
Avigliana&il mondo
Parliamo di urbanistica femminista e non solo di urbanistica con una prospettiva di genere perché anche se il “genere” è uno strumento analitico che ci permette di visualizzare le differenze negli usi degli spazi dovute al fatto di essere donne e uomini, e i compiti, gli stereotipi e i ruoli che si attribuiscono a ciascuno; facciamo un passo in più e analizziamo come questi ruoli di genere influenzano e hanno implicazioni dirette nelle decisioni urbane. Ci impegniamo a trasformare la società ripensando gli spazi, perché crediamo che anche gli spazi contribuiscano a plasmare le realtà.
L’urbanistica femminista, quindi, incorpora la diversità delle esperienze delle persone e considera che queste esperienze e necessità sono essenziali da introdurre in qualsiasi processo e progetto di pianificazione urbana. Queste informazioni devono essere introdotte attraverso la partecipazione della comunità.
Persone diverse, tenendo conto della diversità di genere ma anche incrociata con altre variabili identitarie, come l’età, l’origine, l’identità sessuale, il tipo di unità di convivenza in cui si vive, la classe sociale, la diversità funzionale, e così via. E come queste variabili si intersecano e si materializzano sotto forma di privilegi e oppressioni nella città e negli spazi che vengono utilizzati. Per esempio, non è la stessa cosa vivere e sperimentare la città come un giovane ragazzo adolescente e omosessuale di origine straniera, come non lo è per una donna senior di circa 80 anni che vive da sola e deve muoversi con un deambulatore nello spazio pubblico. Vivranno gli spazi in modi diversi perché hanno esperienze e bisogni diversi.
Le nostre città, i nostri quartieri e i nostri paesi sono stati pensati attraverso una logica economica che ha privilegiato lo spostamento con auto private, creando grandi aree omogenee su tutto il territorio che non ha fatto altro che alimentare un sistema capitalista che ha formalizzato il territorio e la città in questo modo.
Gli spazi che tengono conto delle necessità della vita quotidiana sono gli spazi che permettono la cura di se stessi e degli altri, favoriscono spazi di scambio e di aiuto reciproco e generano comunità.
Non c’è una formula magica per sapere come dovrebbero essere gli spazi da questo punto di vista perché non si può replicare esattamente, bisogna adattarsi ad ogni contesto territoriale e ad ogni popolazione, ma possiamo parlare di cinque qualità urbane:
Permette di avere tutto vicino a casa, si può andare a piedi o con i mezzi pubblici.
Ti permette di trovare strutture, negozi, trasporti pubblici variati indipendentemente dalla tua età, dalla tua origine, dalla tua diversità funzionale, dal tuo tipo di famiglia, dalle tue dipendenze.
Autonomia. È legato all’accessibilità universale e in particolare alla percezione della sicurezza in modo da poter utilizzare gli spazi in modo sicuro, libero e in qualsiasi momento della giornata.
Dà vita allo spazio in strada in modo che possiamo socializzare, incontrarci, chiedere aiuto se ne abbiamo bisogno, essere più sicuri.
Relativo alla partecipazione nelle decisioni urbane, di come deve essere il tuo quartiere, ma anche che la storia, la memoria sia presa in considerazione, che la storia delle donne e tutti i nostri contributi alla società siano valorizzati e resi visibili.
Per partecipare all’incontro vi invitiamo a collegarvi sulla nostra pagina FB mercoledì 5 maggio
dalle 18:00 alle 19:00, per vedere l’incontro in diretta streaming.